POLITICA ECONOMICA EUROPEA

Anno accademico 2018/2019 - 1° anno
Docente: Tiziana Maria Stella Cuccia
Crediti: 9
SSD: SECS-P/02 - Politica Economica
Organizzazione didattica: 225 ore d'impegno totale, 165 di studio individuale, 60 di lezione frontale
Semestre:
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Obiettivi formativi

  1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso si propone di individuare il ruolo che le politiche sovranazionali e, in particolar modo, quelle espletate dalle istituzioni europee ricoprono negli attuali processi di integrazione economica e finanziaria internazionali. In presenza di un sempre più diffuso euro-scetticismo, si ritiene opportuno far conoscere allo studente i passaggi fondamentali dal punto di vista storico, istituzionale e politico-economico che hanno dato avvio al processo di integrazione economica europea. In particolare, dal punto di vista economico, si tratteranno i principali modelli teorici che illustrano, con un approccio sia micro che macroeconomico, le motivazioni all’origine del processo di integrazione europea. Nella parte microeconomica si analizzano i modelli di economia aperta con liberalizzazione preferenziale del commercio, gli effetti di scala e di mercato, di crescita economica e di integrazione del mercato dei fattori che giustificano l’integrazione economica. Particolare riferimento sarà dato al mercato del lavoro e ai fenomeni migratori. Dall’analisi teorica si passerà allo studio delle politiche microeconomiche dell’UE che riguardano l’agricoltura, lo sviluppo locale, la concorrenza e il commercio. Nella parte macroeconomica, si studieranno le politiche monetarie della Banca Centrale Europea e le politiche fiscali dell’UE. Sulla base della teoria delle aree valutarie ottimale, si studieranno i costi e benefici di una unione monetaria. Si tratteranno anche le cause all'origine delle politiche di consolidamento fiscale che i paesi dell'UME hanno dovuto adottare. Si analizzeranno in modo critico le soluzioni fino ad ora adottate (Unione Bancaria, Quantitative Easing) e quelle ancora in discussione che ci pongono oggi dinanzi alla scelta se rafforzare o rallentare il processo di integrazione europea. L’insieme di queste conoscenze costituisce la base del "sapere" che dovrà essere acquisito dallo studente.

  2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Lo studente è chiamato, sia attraverso un'attiva partecipazione in aula, sia nelle prove, individuali o di gruppo, di comprensione, sintesi ed esposizione in aula di articoli scientifici, ad utilizzare i modelli teorici acquisiti per verificarne la loro applicabilità e gli eventuali limiti nella capacità d’interpretare il dibattito corrente sui temi principali delle politiche economiche europee.

  3. Autonomia di giudizio (making judgements): nell'ambito di una scienza sociale, qual è la politica economica, l'individuazione degli obiettivi, degli strumenti nonché dello stesso ruolo della politica economica in un'ottica europea possono variare a seconda dell'approccio teorico che si adotta. E' pertanto particolarmente rilevante che lo studente sviluppi capacità critiche e autonomia di giudizio sia nell'analisi degli argomenti esposti in aula, sia nello studio personale o di gruppo di articoli scientifici di rilievo accademico, che costituirà parte integrante della prova d'esame finale.

  4. Abilità comunicative (communication skills): Lo studente avrà occasione durante il corso di migliorare e affinare il linguaggio tecnico ed economico, già presumibilmente acquisito nell'ambito degli insegnamenti di economia dei corsi di laurea di primo livello, nonché di migliorare la conoscenza del linguaggio tecnico-economico internazionale, in lingua inglese. Infatti, il libro di testo di riferimento è in lingua inglese anche se il corso si svolgerà in lingua italiana e sarà fornito adeguato materiale di supporto didattico in lingua italiana affinché tutti possano seguire con profitto. Lo studente sarà stimolato a svolgere lavori di gruppo i cui risultati verranno presentati in aula durante il corso, al fine di sviluppare quelle capacità di interazione, di capacità di esposizione in pubblico e di confronto che potranno essere sicuramente apprezzate in futuro nell'ambito dei rapporti di lavoro.

  5. Capacità di apprendimento (learning skills): La capacità di apprendimento dello studente va verificata dal docente non solo a conclusione del corso ma durante tutto il suo svolgimento stimolandone la partecipazione e fornendo indicazioni sul metodo di studio da seguire nell'ambito della politica economica europea in cui, più che in altre discipline di carattere economico, i modelli teorici di carattere analitico devono essere riferiti a specifici assetti storici e istituzionali.


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Dal punto di vista didattico, il principale strumento sono le lezioni frontali, col supporto di slides, durante le quali riferimenti continui a documenti ufficiali e ad articoli scientifici sull’evoluzione della politica economica europea costituiranno validi riferimenti per collegare gli argomenti teorici trattati con l’attualità. Vi sarà però anche occasione di svolgere seminari di approfondimento tenuti da accademici, esperti e rappresentanti nelle istituzioni europee.

E' in particolare stimolata la partecipazione in aula degli studenti che, attraverso dei gruppi di studio, su temi concordati con il docente, avvalendosi di documenti accademici ed istituzionali principalmente redatti in lingua inglese, potranno approfondire le loro conoscenze ed esporre in aula quanto acquisito.


Prerequisiti richiesti

Propedeuticità: nessuna. Tuttavia, per seguire proficuamente il corso, sono fondamentali conoscenze di base di economia (microeconomia e macroeconomia) e politica economica.


Frequenza lezioni

Di norma obbligatoria.

La frequenza permette allo studente di conseguire in modo graduale i contenuti dell'insegnamento. Attraverso un'attiva partecipazione alla discussione in aula e ai gruppi di studio che approfondiranno temi, concordati con il docente, che verranno esposti in aula nel corso dell'anno dagli studenti frequentanti, lo studente acquisirà maggiore consapevolezza del livello di conoscenze realmente acquisite e il docente potrà eventualmente adottare tempestivamente gli opportuni interventi.


Contenuti del corso

Le tappe storiche principali del processo di integrazione europea. Le istituzioni e il processo decisionale: i sistemi di votazione.

L'integrazione europea: un approccio microeconomico. La teoria economica degli accordi di liberalizzazione preferenziali. La dimensione del mercato e gli effetti di scala (il modello BE-COMP). Gli effetti di crescita e l'integrazione del mercato dei fattori. Integrazione economica, mercati del lavoro e fenomeno migratorio.

Le politiche microeconomiche dell'UE. La politica agricola comune. Gli effetti di localizzazione, la geografia economica e la politica regionale. La politica per la concorrenza dell'UE e gli aiuti di stato. La politica commerciale dell'UE.

L'integrazione europea: un approccio macroeconomico. Le tappe principali dell'integrazione monetaria. La teoria delle Aree Valutarie Ottimali. La Politica monetaria dell'Unione Monetaria Europea. Le politiche fiscali e il Patto di Stabilità. I mercati finanziari e l'Unione Bancaria.

La crisi del 2008 nell'Eurozona.


Testi di riferimento

1. Baldwin R. & C. Wyplosz, 2015, The Economics of European Integration, fifth edition, McGraw-Hill Education, Maidenhead, UK.

2. Materiale didattico integrativo in italiano fornito dal docente, di supporto al libro di testo in lingua inglese, disponibile on-line sulla piattaforma STUDIUM.

Sono altresì segnalati, per eventuali chiarimenti e approfondimenti, i seguenti testi:

  • Senior Nello S., 2016, Politica Economica nell'Unione Europea, Mc Graw Hill, Mi;
  • Triulzi U., 2016, Le Politiche Economiche dell'Unione Europea, II ed., Mondadori, Università, Mi.


Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1Introduzione ai contenuti dell’insegnamentoPrefazione del libro di testo 
2Storia dei principali accordi e Trattati europei. Risoluzioni in materia di integrazione economica nei Trattati UE Cap.1 e 2  
3Architettura politico – istituzionale dell’UE: compiti dei singoli organi UECap.2  
4Principali indicatori macroeconomici dell’ UE-28; il bilancio dell’UE Cap.2; Materiale didattico integrativo disponibile on-line 
5Il processo decisionale: attribuzione dei compiti e principio di sussidiarietà. Teoria del federalismo fiscaleCap.3  
6L’Unione Europea: un approccio di politica economica.Materiale didattico integrativo disponibile on-line 
7Teoria delle votazioni e formazione di coalizioni.Cap.3  
8Microeconomia dell’integrazione europea: richiami della teoria della domanda e dell’offerta in economia aperta. Origine delle differenze in competitività fra i paesi UE.Cap.4  
9Analisi delle politiche non-discriminatorie del commercio: clausola della “Nazione Più Favorita” (Most Favoured Nation). Costi e benefici delle politiche protezionistiche. Cap.4 
10Modelli economici di liberalizzazione preferenziale. Analisi economica di una unione doganale. Il caso di una piccola economia aperta.Cap.5 e appendice  
11Effetti di scala e dimensione del mercato. Il modello BE-COMP.Cap.6 e appendice  
12Effetti di crescita ed integrazione dei mercati dei fattori.Cap. 7  
13Integrazione economica, mercati del lavoro e fenomeno migratorio.Cap.8  
14Un approfondimento del fenomeno migratorio: teorie economiche della migrazioneMateriale didattico integrativo al Cap.8 disponibile on-line 
15Politiche microeconomiche dell'UE: la Politica Agricola Comune.Cap.9 
16Politiche microeconomiche dell’UE: le politiche regionali. Un approccio di Nuova Geografia Economica. Processi di convergenza o divergenza all’interno dell’UE.Cap.10; Materiale didattico integrativo disponibile on-line 
17La politica di coesione dell'UEMateriale didattico integrativo al Cap.10 disponibile on-line 
18Politiche microeconomiche dell’UE: comportamenti anti-competitivi, aiuti di Stato e politiche per la concorrenza.Cap.11  
19Politiche microeconomiche dell’UE: le politiche commerciali.Cap.12  
20Macroeconomia dell'Integrazione Monetaria. Regimi di cambioCapitoli 13 e Appendice. 
21Le tappe principali dell'Integrazione Monetaria.Cap.14 
22La teoria delle Aree valutarie Ottimali.Cap. 15 
23La teoria della Aree valutarie Ottimali: costi e benefici a confronto.Cap.15 
24La Banca Centrale Europea.Cap.16  
25La politica monetaria nell’Eurozona.Cap.16  
26Politiche fiscali nelle unioni monetarie.Cap.17 
27Politica fiscale e Patto di Stabilità e Crescita nell’Unione Monetaria Europea.Cap.17 
28I mercati finanziari e l’Euro. L’unione Bancaria.Cap.18  
29La crisi dell’Eurozona: cause e possibili soluzioni.Cap. 19  

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

L'esame consiste in un colloquio orale basato non solo sul programma d’esame ma anche sulla discussione di una tesina su un argomento concordato con il docente che va consegnata il giorno della prova scritta. La tesina, la cui versione scritta deve avere lunghezza non superiore a 4 fogli A4, carattere 12, e interlinea 1,5, approfondisce uno degli argomenti del programma, sulla base di un articolo scientifico, pubblicato su riviste internazionali in lingua inglese, e/o documenti ufficiali in lingua inglese, concordato precedentemente con il docente. L'elaborazione per iscritto e la discussione orale della tesina saranno oggetto di valutazione e incideranno sulla valutazione complessiva della prova d'esame.

Per sostenere l'esame è necessario iscriversi entro 5 giorni dalla data dell'appello d'esame.

Nell'esame orale, il docente valuta:

 

  • la conoscenza della disciplina da parte dell’esaminato;

  • la capacità di utilizzare un linguaggio tecnico adeguato e di comprensione del linguaggio tecnico-economico anche in lingua inglese;

  • la capacità di analisi critica;

  • la capacità di applicare e fare gli opportuni collegamenti fra le diverse parti del programma al fine di elaborare una visione complessiva della disciplina.

La tesina di approfondimento potrà essere svolta in gruppo dagli studenti frequentanti e potrà essere presentata in aula durante le lezioni del corso ad integrazione dei temi trattati dal docente. Questa presentazione sarà oggetto di valutazione che concorrà alla determinazione del voto d'esame.

Criteri di assegnazione del voto:

E’ giudicata sufficiente una prova d’esame orale in cui lo studente mostri l’acquisizione delle conoscenze di base della disciplina, capacità d’applicazione, ancorché limitata, di queste conoscenze per approfondire l'argomento di politica economica europea, concordato con il docente, su documenti accademici ed istituzionali redatti in lingua inglese. lielaborare un ragionamento di politica economica, esporlo in modo comprensibile, utilizzando un linguaggio appropriato, e capacità di utilizzo degli strumenti analitici necessari per risolvere esercizi di politica economica in forma scritta. Più lo studente mostrerà padronanza della disciplina e del linguaggio economico, capacità di ragionamento, di elaborazione ed esposizione dei contenuti del corso, nonché capacità critica ed autonomia di giudizio, più elevata sarà la votazione assegnata alla prova orale d’esame. La votazione massima sarà ovviamente attribuita a quelle interrogazioni orali in cui i criteri sopra indicati saranno tutti al meglio rispettati.


Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Domande di autoverifica e quesiti per compiti d’esame sono riportati alla fine di ogni capitolo del libro di testo 1.

A titolo meramente esemplificativo sulla tipologia di quesito orale, si riportano di seguito alcuni quesiti che non esauriscono le conoscenze minime richieste per superare l'esame:

  1. Tracciate, attraverso le tappe storiche più significative, qual è stata la posizione del Regno Unito nei confronti del processo di integrazione europea. Dopo avere definito l'approccio sovranazionale e l'approccio intergovernativo quali modelli alternativi di integrazione, spiegate quale è stata la posizione del Regno Unito.
  2. Descrivete l'evoluzione nei principali trattati UE delle regole di votazione nel Consiglio dell'UE e come esse hanno contribuito al processo decisionale alla distribuzione di potere tra gli organi dell'UE.
  3. Avvalendovi anche di una rappresentazione grafica, descrivete gli effetti in termini di benessere sociale di una liberalizzazione discriminatoria unilaterale. Individuate graficamente in che cosa consiste la "certezza" di Smith, lo spillover di Haberler e l'"ambiguità" di Viner.
  4. Descrivete i criteri di Mundell, Kenen e McKinnon che permettono di definire un'area valutaria ottimale. Sulla base di questi criteri, discutete se l'Eurozona è configurabile come un'area valutaria ottimale.