POLITICA ECONOMICA

Anno accademico 2018/2019 - 2° anno
Docente: Tiziana Maria Stella Cuccia
Crediti: 9
SSD: SECS-P/02 - Politica Economica
Organizzazione didattica: 225 ore d'impegno totale, 165 di studio individuale, 60 di lezione frontale
Semestre:
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Obiettivi formativi

  1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso si propone di analizzare gli obiettivi della politica economica di efficienza allocativa, di redistribuzione del reddito e di stabilizzazione macroeconomica in un contesto nazionale ed internazionale, con particolare riferimento al contesto europeo. L'analisi sarà svolta con un approccio sia positivo che normativo volto a sottolineare l'importanza delle diverse ideologie nella scelta sia delle priorità negli obiettivi da perseguire sia degli strumenti di intervento (o di non intervento) per perseguirli. Lo studente sarà chiamato ad acquisire i contenuti proposti nel corso e a sviluppare la propria capacità di comprensione, anche attraverso ragionamenti di tipo deduttivo che gli permettano di utilizzare gli schemi di riferimento teorici come possibile chiave interpretativa dei temi di politica economica di più recente attualità.

  2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Lo studente dovrà essere in grado di utilizzare le conoscenze acquisite per stabilire quali sono i criteri alla base della scelta, se necessaria, di una priorità tra gli obiettivi di politica economica da conseguire nonché per confrontare e valutare gli strumenti da utilizzare in base alla loro diversa connotazione ideologica ed efficacia. Sotto il profilo didattico, il riferimento a casi di studio di rilievo, sia locale che nazionale ed internazionale esposti in aula, costituirà l'oggetto per la valutazione di diverse proposte di politica economica e per verificare come, a seconda della situazione considerata, le priorità negli obiettivi e la scelta degli strumenti più appropriati possano mutare. L'analisi dei casi di studio sarà svolta attraverso l'ausilio di opportuni dati e indicatori di carattere quantitativo tratti dalle statistiche e dai documenti ufficiali. Questo approccio permetterà di verificare le capacità acquisite dallo studente nell'interpretazione di dati di carattere quantitativo per la descrizione di fenomeni socio-economici, interpretabile, nell'ambito di codesta disciplina, come capacità di "saper fare".

  3. Autonomia di giudizio (making judgements): La politica economica è una scienza sociale e come tale la priorità nel conseguimento degli obiettivi, le scelte operate, nonché il suo stesso ruolo possono essere valutati diversamente a seconda dell'approccio teorico che si adotta. Lo studente deve essere messo in grado di acquisire la consapevolezza che le diverse soluzioni di policy proposte rispondono a diversi approcci teorici (a volte anche diversi per ideologia) e deve pertanto sviluppare capacità critiche e autonomia di giudizio nella risoluzione dei casi concreti proposti. L'acquisizione di capacità critiche e autonomia di giudizio va sviluppata stimolando la partecipazione in aula e viene verificata attraverso le prove scritte in itinere e a fine corso nonché attraverso un colloquio orale, valevoli ai fini dell'esame.

  4. Abilità comunicative (communication skills): Il corso ha tra i suoi obiettivi principali anche quello di fare acquisire allo studente un linguaggio tecnico ed economico appropriato che possa essere utile strumento di comunicazione e di presentazione nel mondo del lavoro. Egli dovrà essere in grado di individuare le determinanti dei principali fenomeni economici su cui si interroga la politica economica (fallimenti di mercato, inflazione, disoccupazione, debito pubblico, debito estero, crescita economica) e di trasmettere le conoscenze acquisite in forma sia scritta che orale. Eventuali seminari di approfondimento delle tematiche del corso, svolti da esperti del mondo accademico o da altre figure istituzionali, contribuiranno a sviluppare nello studente la propria capacità di interazione e di approfondimento critico dei temi del corso.

  5. Capacità di apprendimento (learning skills): La capacità di apprendimento dello studente va verificata dal docente non solo a conclusione del corso ma durante tutto il suo svolgimento stimolandone la partecipazione e fornendo indicazioni sul metodo di studio da seguire nell'ambito della politica economica in cui, più che in altre discipline di carattere economico, i modelli teorici di carattere analitico devono essere riferiti a specifici assetti storici e istituzionali. Tra gli strumenti didattici utilizzati: lezioni frontali con adeguato supporto di materiale didattico, seminari di approfondimento, esercitazioni. La verifica di tale capacità sia sotto il profilo concettuale che del saper fare sarà effettuata attraverso prove in itinere, che permettano al docente di conoscere il grado di apprendimento medio dell'aula e adottare eventualmente gli opportuni correttivi tempestivamente, senza pregiudicare l'esito finale della prova d'esame che si compone di una prova scritta e di una prova orale.


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Sotto il profilo didattico, gli strumenti previsti sono le lezioni frontali, svolte con il supporto di slides e di opportuni documenti ufficiali di politica economica che permettono di aggiornare e approfondire le conoscenze teoriche e sollecitano la partecipazione dello studente in aula. Per sviluppare anche la capacità di risolvere problemi di politica economica anche dal punto di vista analitico, sono previste delle esercitazioni in aula svolte dal docente a conclusione della trattazione dei singoli argomenti in programma.


Prerequisiti richiesti

Propedeuticità: nessuna. Tuttavia, per seguire proficuamente il corso, sono fondamentali conoscenze di base di microeconomia e di macroeconomia.


Frequenza lezioni

Di norma obbligatoria. La frequenza del corso permette di apprendere la disciplina prendendo spunto dai temi di politica economica di maggiore attualità. Inoltre, le esercitazioni in aula e le verifiche in itinere permettono un apprendimento più graduale nonché offrono la possibilità allo studente di verificare eventuali difficoltà da affrontare e risolvere tempestivamente anche con il supporto del docente.


Contenuti del corso

La politica economica e il conflitto. La teoria normativa della politica economica. I fondamenti dell'economia del benessere. Interventi per la correzione di fallimenti microeconomici: le esternalità e le asimmetrie informative.

I regimi di disequilibrio macroeconomico. Il livello del reddito aggregato nei modelli di base per l'analisi macroeconomica. La politica fiscale. La politica di bilancio nell'Eurozona.

Interventi di regolamentazione in presenza di fallimenti microeconomici del mercato: il potere di mercato e le politiche antitrust.

Distribuzione del reddito e benessere sociale. Welfare State: i sistemi pensionistici.

La moneta e la politica monetaria. La politica monetaria nell'Eurozona.

L'inflazione e le politiche anti-inflazionistiche. La deflazione. La curva di Phillips. Politiche macroeconomiche in presenza di interdipendenza strategica fra Governo e privati. Le politiche di crescita e sviluppo.

La bilancia dei pagamenti e i tassi di cambio. Gli effetti delle politiche macroeconomiche in economia aperta: il modello IS-LM-BP. Le principali istituzioni e politiche economiche europee. La politica economica nell'era della globalizzazione.


Testi di riferimento

1. Cellini R., Politica Economica. Introduzione ai modelli fondamentali. McGraw-Hill, Milano, II edizione, 2011.

2. Marelli E. - Signorelli M., Politica economica. Le politiche nel nuovo scenario europeo e globale, Giappichelli, Torino, 2015.



Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1La politica economica e il conflitto. Testo 1: cap. 1  
2La teoria normativa della politica economica: modello in forma strutturale e in forma ridotta. Obiettivi fissi e flessibili. Teorema di Tinbergen.Testo 1: cap. 2 
3I fondamenti dell'economia del benessere: vecchia e nuova scuola. I e II teorema fondamentale.Testo 1: cap.3 
4Economia del benessere: Rappresentazioni attraverso la scatola di Edgeworth e la frontiera delle utilità possibili.Testo 1: cap.3 
5Le esternalità.Testo 1: cap.8 
6Le asimmetrie informative pre e post contrattuali.Testo 1: cap.11 
7I regimi di disequilibrio macroeconomico.Testo 1: cap.16 
8I modelli di base per l’analisi macroeconomica: il modello reddito-spesa; il principio del moltiplicatore keynesiano. La curva IS.Testo 1: cap.17 
9I modelli di base per l’analisi macroeconomica: la curva LM. Il modello IS-LM. Il modello macroeconomico AD-AS con prezzi e quantità endogeni.Testo 1: cap.17 
10La politica fiscale: contabilità pubblica e procedura per l’approvazione del bilancio pubblico. Patto di stabilità e crescita e Fiscal Compact.Testo 1: cap.18;Testo 2: cap.18; Materiale didattico su Studium 
11La politica fiscale: effetti macroeconomici della politica fiscale. Il teorema di equivalenza ricardiana.Testo 1: cap.18; Materiale didattico su Studium 
12I problemi di gestione del debito pubblico in Italia e in Europa. La crisi dei debiti sovrani e le risposte dell'UE.Testo 1: cap.18; Testo 2: cap.19; Materiale didattico su Studium 
13Potere di mercato: richiami alla teoria del monopolio e forme di regolamentazione.Testo 1: cap.6 
14Le politiche antitrust. Analisi di casi di studio. Testo 1: cap.7; Materiale didattico su Studium. 
15La distribuzione del reddito e il benessere sociale. Definizioni di povertà. Testo 1: cap.12 
16Il welfare state in Italia e in Europa.Testo 1: cap.13; Materiale didattico su Studium 
17I sistemi pensionistici e le politiche di riforma dagli anni ’90 ad oggi.Testo 1: cap.13; Materiale didattico su Studium  
18Le politiche industriali e regionali.Testo 1: cap.14 e 15 
19La politica monetaria: i moltiplicatori della base monetaria. I canali di creazione della base monetaria.Testo 1: cap.19; Materiale didattico su Studium 
20La politica monetaria nell'Eurozona: obiettivi e strumenti della BCE.Testo 1: cap.19; Testo 2: cap.17; Materiale didattico su Studium  
21La politica monetaria della BCE negli anni della crisi finanziaria: strumenti convenzionali e non convenzionali. Testo 2: capp.17 e 19; Materiale didattico su Studium. 
22L’inflazione e le politiche anti-inflazionistiche.Testo 1: cap.20 
23L’inflazione e le politiche anti-inflazionistiche: la teoria della scuola da spinta da costi. Il morbo di Baumol. La deflazione.Testo 1: cap.20; Materiale didattico su Studium 
24La curva di Phillips e le politiche del lavoro.Testo 1: cap.21 
25Le politiche macroeconomiche in presenza di interdipendenza strategica tra governo e privati: il modello di Barro e Gordon.Testo 1: cap.22 
26Il modello di Barro e Gordon in presenza di incertezza.Testo 1: cap.22 
27La bilancia dei pagamenti e i tassi di cambio. I meccanismi di aggiustamento dei diversi regimi di cambio.Testo 1: cap.23; Materiale didattico su Studium 
28La teoria della bilancia dei pagamenti e la curva BP. Il modello IS-LM-BP.Testo 1: cap.23-24 
29Il modello IS-LM-BP: effetti delle politiche fiscali e monetarie in economia aperta con cambi fissi e flessibili.Testo 1: cap.24 
30Introduzione alle politiche di crescita e sviluppo.Testo 1: cap.25 

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Ad ogni appello, l'esame si compone di una prova scritta (della durata di 1h 30’) e di una prova orale.

Per sostenere l'esame è necessario iscriversi entro 5 giorni dalla data dell'appello d'esame.

Le prove scritte consisteranno in quesiti a risposta aperta che possono richiedere soluzioni algebriche e grafiche, senpre corredate da opportuni commenti. Esse sono volte a valutare:

  • la conoscenza della disciplina da parte dell’esaminato;

  • la capacità di questi di utilizzare un linguaggio tecnico adeguato;

  • la capacità di analisi critica;

  • la capacità di applicare e fare gli opportuni collegamenti fra le diverse parti del programma al fine di elaborare una visione complessiva della disciplina.

La prova orale è volta a verificare la padronanza degli argomenti affrontati anche nella prova scritta, la capacità di esposizione orale degli argomenti in programma e la capacità di collegamento tra i vari argomenti.

Gli studenti frequentanti potranno accedere anche a delle verifiche in itinere (una prova scritta a metà del corso su circa metà del programma svolto in aula strutturata come indicato sopra per le normali prove d'esame scritte) e una prova orale a fine corso, per chi ha superato la prova scritta in itinere, sulla seconda parte del programma svolta in aula. Chi ha sostenuto la prova scritta in itinere senza riportare un voto sufficiente, potrà comunque accedere ad una prova d'esame (scritta e orale) a fine corso, prima degli appelli ufficiali, valevole ai fini della valutazione finale.

Criteri di assegnazione del voto:

E’ giudicata sufficiente una prova d’esame ( scritta e orale) in cui lo studente mostri l’acquisizione delle conoscenze di base della disciplina, capacità d’applicazione, ancorché limitata, di queste conoscenze per elaborare un ragionamento di politica economica, esporlo in modo comprensibile, utilizzando un linguaggio appropriato, e capacità di utilizzo degli strumenti analitici necessari per risolvere esercizi di politica economica in forma scritta. Più lo studente mostrerà padronanza della disciplina e sarà quindi in grado di associare alla conoscenza la capacità di analisi e di collegamento tra i diversi argomenti in programma, nonché autonomia di giudizio corredata da sempre migliori capacità di esposizione e comunicazione, più elevata sarà la votazione assegnata alla prova d’esame. La votazione massima sarà ovviamente attribuita a quelle prove d’esame in cui i criteri sopra indicati saranno tutti al meglio rispettati.


Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Domande di autoverifica ed esercizi sono riportati alla fine di ogni capitolo del libro di testo 1; le soluzioni degli esercizi sono disponibili sul sito www.ateneoonline.it/cellini2e.

Altri esercizi ed esempi di prove d’esame di passate sessioni sono reperibili sulla piattaforma Studium.