MANAGEMENT DELLE IMPRESE FINANZIARIE E ASSICURATRICI

Anno accademico 2018/2019 - 1° anno
Docente: Melita Nicotra
Crediti: 9
SSD: SECS-P/08 - Economia e Gestione delle Imprese
Organizzazione didattica: 225 ore d'impegno totale, 165 di studio individuale, 60 di lezione frontale
Semestre:
ENGLISH VERSION

Obiettivi formativi

Obiettivi formativi generali dell’insegnamento in termini di risultati di apprendimento attesi:

  1. Conoscenza e capacità di comprensione. Al termine del corso lo studente conoscerà e comprenderà le principali categorie concettuali relative alla struttura e al funzionamento dei mercati finanziari, alle regole di condotta e ai modelli di gestione delle istituzioni finanziarie.
  2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Lo studente sarà in grado di applicare i concetti appresi nell’analisi dei diversi modelli di business rinvenibili nel comparto dell’intermediazione finanziaria e assicurativa.
  3. Autonomia di giudizio. Lo studente svilupperà autonomia di giudizio e capacità di collegamento tra gli argomenti teorici e i relativi piani applicativi, con particolare riferimento alle dinamiche competitive presenti nei mercati finanziari, alle funzioni e ai modelli di gestione degli intermediari finanziari, alle caratteristiche tecniche ed economiche dei principali strumenti finanziari.
  4. Abilità comunicative. Lo studente acquisirà abilità comunicative e appropriatezza nell’impiego del linguaggio tecnico relativo alle diverse tematiche affrontate durante il corso di Management delle Imprese Finanziarie e Assicuratrici. Ogni partecipante sarà messo nelle condizioni di relazionarsi e trasferire a terzi, con chiarezza espositiva e precisione, informazioni, analisi, progetti e proposte concernenti le complesse problematiche relative al management delle imprese finanziarie e assicuratrici.
  5. Capacità di apprendimento. Lo studente sarà reso autonomo nella gestione dell’aggiornamento delle tematiche trattate e nell’inserimento nel mondo del lavoro.

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali, esempi applicativi degli argomenti, casi studio, esercitazioni su problemi quantitativi; testimonianze di operatori di settore, analisi e utilizzo di banche dati; preparazione e discussione in aula da parte degli studenti di case studies li volti ad approfondire particolari aspetti del programma.


Prerequisiti richiesti

Conoscenze di base di Economia e Gestione delle Imprese.


Frequenza lezioni

Frequenza trisettimanale alle lezioni in aula tenute dal docente; partecipazione ad eventuali attività integrative e/o ausiliarie alla didattica.


Contenuti del corso

Il sistema finanziario: funzione, struttura, internazionalizzazione, regolamentazione dei mercati finanziari; Tipologie di intermediari finanziari; I tassi di interesse e il loro ruolo nella valutazione; Ipotesi di efficienza dei mercati finanziari; Le crisi finanziarie; Banche centrali e politica monetaria; Mercati monetari, Mercato obbligazionario; Mercato azionario; Mercato dei cambi; Gestione bancaria; Regolamentazione finanziaria; Struttura e concorrenza del settore bancario; Settore dei fondi comuni di investimento; Compagnie di assicurazione e fondi pensione; Banche di investimento, broker e dealer; Società di venture capital; Business Angels; Gestione dei rischi nelle istituzioni finanziarie.


Testi di riferimento

- Mischkin F.S., Eakins S. G., Forestieri G. (2015) Istituzioni e Mercati Finanziari, Pearson Italia: Milano- Torino.

- Materiale didattico integrativo a cura del docente reperibile su studium.



Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1MODULO I Nozioni fondamentali sui mercati finanziari: Funzione, struttura, internazionalizzazione e regolamentazione dei mercati finanziari; Tipologie di intermediari finanziari; Tassi di interesse e loro ruolo nella valutazione; Ipotesi di efficienza dei mercati finanziari; Dinamica delle crisi finanziarie).Mischkin F.S., Eakins S. G., Forestieri G. (2015) Istituzioni e Mercati Finanziari, Pearson Italia: Milano- Torino. (Capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8); Materiale didattico integrativo a cura del docente, reperibile su studium. 
2MODULO II Management delle istituzioni bancarie: Banche centrali e politica monetaria; Mercato monetario, obbligazionario, azionario e dei cambi; Struttura e concorrenza del settore bancario; Gestione bancaria; Misurazione delle performance della bancaMischkin F.S., Eakins S. G., Forestieri G. (2015) Istituzioni e Mercati Finanziari, Pearson Italia: Milano- Torino. (Capitoli 9, 10, 11, 12, 13, 14, 16, 18); Materiale didattico integrativo a cura del docente, reperibile su studium. 
3MODULO III Management dei fondi comuni di investimento, delle compagnie di assicurazione e dei fondi pensione: Settore dei fondi comuni di investimento; Compagnie di assicurazione e fondi pensione; Banche di investimento; Broker e dealer; Società di venture capital e Business Angels; Regolamentazione finanziaria; Gestione dei rischi nelle istituzioni finanziarie. Mischkin F.S., Eakins S. G., Forestieri G. (2015) Istituzioni e Mercati Finanziari, Pearson Italia: Milano- Torino. (Capitoli 17, 19, 20, 21, 22); Materiale didattico integrativo a cura del docente, reperibile su studium. 

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

PROVA D'ESAME

Gli studenti sono valutati mediante una prova di esame orale da svolgersi negli appelli previsti dal diario ufficiale degli esami per la disciplina. Alla valutazione finale espressa in trentesimi si giunge mediante l’applicazione dei seguenti criteri: conoscenza degli argomenti trattati, appropriatezza del linguaggio tecnico, pertinenza delle risposte rispetto ai quesiti formulati, capacità di raccordo fra il tema discusso ed altri temi inerenti al programma, capacità logica di argomentazione, capacità di contestualizzare il tema con esempi pratici tratti dalla realtà, capacità di ragionamento critico.

La prenotazione con almeno 3 giorni di anticipo sulle date d’esame previste è considerata sempre condizione necessaria per il suo sostenimento.

Agli studenti che frequentano l’insegnamento (frequenza minima del 75% delle lezioni) e che consegnano in tempo e con profitto 3 report tematici (si veda sotto, alla voce “prove in itinere”), è data la possibilità di sostenere a fine corso un’unica prova di verifica dell’apprendimento in forma scritta relativa all’intero programma (si veda sotto, alla voce “prove di fine corso”).

PROVE IN ITINERE

Agli studenti che frequentano l’insegnamento, e che intendono sostenere la prova scritta di fine corso, è altresì richiesta l’elaborazione e la consegna di 3 report tematici assegnati nel corso delle lezioni. Lo studente ha di norma non più di 7 giorni dalla data di assegnazione della tematica per predisporre e consegnare al docente il proprio report della lunghezza di 5-10 cartelle stampa.

PROVE DI FINE CORSO

Agli studenti che frequentano l’insegnamento è data la possibilità di sostenere a fine corso una prova unica di verifica dell’apprendimento in forma scritta relativa all’intero programma.

La possibilità di sostenere tale prova è data da una frequenza minima del 75% delle lezioni impartite nel corso dell’insegnamento e dalla consegna in tempo e con profitto dei 3 report tematici previsti durante lo svolgimento delle lezioni.

L’esito della prova scritta non è integrabile con l’esame orale.

L’esito negativo della prova scritta non nega la possibilità di sostenere la prova d’esame in forma orale negli appelli previsti nel diario ufficiale degli esami.

La prova scritta unica finale, della durata di 60 minuti, consiste in 5 domande a risposta aperta della lunghezza di 20 righe su fogli appositamente predisposti dal docente.


Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Le domande riportate sotto si intendono a titolo meramente esemplificativo.

  1. Una banca insiste quasi sempre affinché le aziende alle quali concede prestiti mantengano saldi minimi di compensazione presso di sé. Spiegarne le motivazioni.
  2. “Poiché la differenziazione è una strategia auspicabile per evitare il rischio, non è mai opportuno per un’istituzione finanziaria specializzarsi in tipologie di prestiti specifici”. Questa affermazione è vera, falsa o dubbia. Si motivi la risposta.
  3. Se una banca raddoppiasse il capitale proprio e l’indice ROA si mantenesse costante, cosa accadrebbe all’indice ROE?
  4. “I manager di banca dovrebbero sempre tendere al massimo rendimento possibile sulle loro attività”. Questa affermazione è vera, falsa o dubbia. Si motivi la risposta.
  5. Si fornisca un esempio di azzardo morale e di selezione avversa nei contratti assicurativi. Si indichino inoltre i principi di gestione assicurativa applicati per far fronte a tali casi.
  6. In quale modo i requisiti di disclosure possono contribuire a limitare l’assunzione di rischi eccessivi da parte delle banche?
  7. Perché negli ultimi anni le banche hanno perso vantaggi di costo nella raccolta dei fondi?
  8. Si discuta del market timing con riferimento ai fondi comuni di investimento.
  9. In quale modo le compagnie di assicurazione sono in grado di prevedere le loro perdite da indennizzo con sufficiente esattezza da riuscire a calcolare un prezzo per le loro polizze tale da realizzare un profitto?
  10. Quale servizio importante fornito dai dealer facilita le transazioni e mantiene liquidità nei mercati?